Bankitalia mette in fuorigioco Finworld.
La battaglia durata due anni con la Banca d’Italia mette nell’angolo Finworld, società finanziaria romana specializzata in fideiussioni molte delle quali erogate a squadre di calcio. Qualche giorno fa, infatti, Lucia Caterina Odello giudice delegato del tribunale di Roma ha nominato Federica Marziale commissario dell’azienda ammessa alla procedura di concordato con riserva di presentazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti. Il magistrato ha quindi accolto il ricorso presentato per conto di Finworld, guidata da Edoardo Corrado Caforio, dall’avvocato Alessio Bozzetto.
Nel ricorso si piega che la società “da decenni esercita con ottimi risultati l’attività di intermediazione finanziaria nel settore delle fideiussioni e cauzioni e in tale ambito operativo viene sottoposta alla vigilanza continuativa da parte di Banca d’Italia, garantendo ad oggi circa 640 milioni di euro per un complessivo di 3 miliardi di rischi nei confronti della pubblica amministrazione per contratti di appalti e servizi, tutti attualmente in essere”. Tuttavia “negli ultimi anni la società ha attraversato un periodo di scarsa liquidità dovuta solo al provvedimento di cancellazione dell’Albo tenuto dalla Banca d’Italia e previsto dall’articolo 106 del Testo unico bancario, che di fatto ha congelato l’attività societaria”. A fine 2016, infatti, la banca centrale ha negato l’autorizzazione: Finworld ha prima fatto ricorso, senza successo, al Tar del Lazio poi al Consiglio di Stato che pur essendosi espresso in prima battuta a favore dell’azienda, ha successivamente confermato il provvedimento della Banca d’Italia fissando al prossimo 7 marzo prossimo la data per la trattazione definitiva del contenzioso. Di qui l’esigenza, tramite il concordato, di preservare la continuità aziendale in vista della scadenza e per scongiurare possibili istanze di fallimento. Finworld, il cui ultimo bilancio depositato risale al 2015 quando l’azionista di controllo era Mario Coratti, oggi è controllata dal gruppo finanziario inglese inglese Nilor plc guidato da Lorenzo Grassini, proprietario per pochi mesi della squadra di calcio As Lucchese.