Vento in poppa per la Nave di Teseo.

Anno col vento in poppa per la La Nave di Teseo, casa editrice presieduta da Mario Andreose e guidata da Elisabetta Sgarbi. Qualche settimana fa, infatti a Milano, s’è riunita l’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2022 chiuso con un utile di 331mila euro rispetto ai 112mila dell’esercizio precedente a fronte di ricavi saliti anno su anno da 9,8 milioni a 12 milioni. Le vendite nel dettaglio sono state pari a 14,7 milioni (11 milioni l’anno prima) spinte da alcuni titoli (“Il caso Alaska Sanders”, “Annientare”, “Zero Gravity”, “Io, Jack e Dio”) al lordo dei 3,9 milioni di controvalore di resi e sconti e dei 756mila euro di royalties. La società, che controlla anche le editrici Baldini+ Castoldi e Oblomov, ha destinato l’intero utile a riserva. All’assemblea erano presente soci portatori dell’83% del capitale. Primi azionisti della casa editrice col 10,3% ciascuno sono la Mais di Isabella Seragnoli e la Piga, veicolo controllato pariteticamente dalla famiglia Garavoglia (proprietaria della Davide Campari) e da Andrea Pignataro, numero uno del gruppo Ion. In assemblea la Sgarbi, a proposito del 2023, ha detto che il mercato generale dell’editoria mostra nei primi mesi un incremento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.