Invitalia sgrida Bernabè e Morselli.
Strigliata al consiglio d’amministrazione di Acciaierie d’Italia Holding (Aih) presieduta da Franco Bernabè e il cui amministratore delegato è Lucia Morselli, da parte del socio Invitalia azionista con il 38,1% del capital mentre la maggioranza (61,9%) è in mano a ArcelorMittal Italy Holding, emanazione dell’omonimo quotato colosso siderurgico. A sollevare critiche al board è stato l’avvocato Pasquale Ambrogio delegati di Invitalia durante l’ultima assemblea dei soci svoltasi qualche settimana fa a Roma che aveva come oggetto principale l’approvazione del bilancio 2022 di Aih. Dopo l’esposizione dei risultati da parte della Morselli, il bilancio è stato approvato all’unanimità, chiuso nel consolidato con oltre 3,8 miliardi di euro di ricavi e un utile di 84,5 milioni.
Ma il rappresentante di Invitalia ha poi voluto che fossero verbalizzate alcune sue osservazioni. La prima è che “il bilancio è stato redatto sulla base di un impairment test che considera una continuità aziendale che va oltre i prossimi 12 mesi e incorpora proiezioni economico-finanziarie mai precedentemente sottoposte ai soci e che Invitalia si riserva di valutare”. E ancora: “tali proiezioni di fatto incidono sul piano industriale allegato all’accordo d’investimento senza che siano state oggetto di comunicazioni ai soci firmatari dell’accordo stesso”. Inoltre “il term sheet sottoscritto fra i soci e il contratto di finanziamento sottoscritto da Invitalia con Aih richiedono un significativo sforzo di informativa e visibilità da parte della società nei confronti dei soci e, in particolare, di Invitalia”. Ricordiamo che a marzo scorso Aih è stata finanziata per 750 milioni, di cui 680 milioni arrivati proprio da Invitalia.
