La second life di Profumo che torna consulente.


Alessandro Profumo dopo l’uscita da Leonardo dov’era amministratore delegato immagina un futuro di consulente, peraltro avendo iniziato la sua carriera in McKinsey, una delle “big firm” del settore. Qualche giorno fa, infatti, a Milano davanti al notaio Monica Zara s’è presentato lo stesso Profumo per presiedere un’assemblea degli azionisti della Nicla srl, costituita nel 2011, di cui il manager ed ex banchiere è socio paritetico al 50%v con la moglie Sabina Ratti mentre in consiglio d’amministrazione siedono fra gli altri il figlio Marco e Salvatore Spiniello. La riunione è servita a modificare l’articolo 4 dello statuto sociale riguardante l’attività, precedentemente prevista come quella di pura holding, di assunzione e gestione di partecipazioni. Le nuove attività riguarderanno “la consulenza aziendale in materia di direzione, controllo, organizzazione, gestione e sviluppo delle risorse umane, amministrazione, strategia e finanza”, “la consulenza ad imprese, società di consulenza e fondi d’investimento in materia di strategia industriale, organizzativa e societaria, di struttura finanziaria, di assistenza e consulenza in operazioni di finanza straordinaria, ristrutturazioni e razionalizzazioni della struttura societaria, studi di fattibilità, valutazioni d’azienda e posizionamento strategico, piani di sviluppo e assistenza all’ingresso nei mercati internazionali”. Nicla ha un patrimonio netto di 13,7 milioni di euro e un attivo di 21,4 milioni rappresentato fra l’altro dal 2,7% di Equita Group e dal 90% di Mossi Aziende Agricole Vitivinicole.