Bonomi si pappa Eataly.
Decolla l’ingresso del fondo Investindustrial di Andrea Bonomi nella maggioranza (52%) di Eataly, il gruppo di ristorazione e food retail, oggi presente nel mondo con 45 negozi, fondato da Natale “Oscar” Farinetti. Qualche giorno fa, infatti, a Milano davanti al notaio Susanna Schneider s’è riunita l’assemblea dei soci presieduta da Nicola Farinetti per deliberare l’aumento di capitale “funzionale all’operazione d’investimento nella società – si legge nel verbale – da parte di Food Experience Investments, veicolo controllato da Investindustrial VII”. La ricapitalizzazione prevede in primo luogo la modifica dello statuto e la suddivisione del capitale in cinque categorie di azioni (ordinaria, A, B, C e D) con diversi poteri, e in via programmatica l’introduzione di ulteriori otto nuove categorie. Investindustrial avrà azioni di categoria A, la Eatinvest dei Farinetti vedrà convertire le sue attuali in quelle di categoria B e così per Clubitaly (club deal di Tamburi Investment Partners) con titoli C, la Carlo Alberto Società semplice di Elisa Miroglio con titoli D e Servizio Italia, Coop Alleanza 3.0 e Giulio Napoli con titoli ordinari. L’aumento di capitale riservato al fondo di Bonomi è di nominali 33,4 milioni mediante emissione di 3,34 milioni di titoli a un prezzo complessivo di 200 milioni, di cui 166,5 milioni da imputare a riserva sovrapprezzo. Eataly ha chiuso il bilancio ordinario 2022 con un rosso di 25,8 milioni di euro, peggiore di quello di 22,1 milioni del precedente bilancio. Il disavanzo è stato riportato a nuovo e così le perdite accumulate e finora non ripianate sono arrivate a 70 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 58,7 milioni. Poco diversi i numeri del consolidato in quanto il rosso anno su anno diminuisce da 31,2 a 28,6 milioni e ciò anche se i ricavi sono saliti da 462 a 601 milioni e l’ebitda è stato di 25,5 milioni.
