Un tonno miliardario.
Più ricavi ma meno margini a causa del rincaro delle materie prime per Factor Holding (Fh), il grande gruppo di alimentazione controllato dalla famiglia Nissim, presieduto dalla riconfermata Marina Nissim e guidato da Salomone Benveniste, che opera in 16 siti produttivi e impiega circa 11mila addetti in oltre 150 paesi. Tra i marchi più noti del gruppo i tonni Rio Mare, Palmera e Nostromo, la carne Simmenthal, i prodotti per la cosmesi e l’estetica personale Manetti & Roberts, Cadey, Chilly, Brioschi, Sanogyl, Collistar e Somatoline e la colla Uhu. Il bilancio consolidato 2022 si è chiuso infatti con ricavi netti pari a 3,2 miliardi in crescita del 15% dai 2,8 miliardi dell’esercizio precedente, anche grazie al primo consolidamento full-year di alcune aziende acquisite nel corso del 2021 (Wild Planet Foods, Tri Marine North America e Madel), ma l’utile al netto delle imposte adjusted è sceso anno su anno da 287,3 a 170 milioni dopo che l’ebitda è arretrato da 814,4 a 756,5 milioni e l’ebit da 277 a 157,2 milioni. La flessione della marginalità “è dovuta principalmente – dice la relazione sulla gestione – all’incremento dei costi delle materie prime e all’impossibilità/inopportunità di riversare a valle gli aumenti dei costi sui prezzi di vendita dei prodotti finiti”.
