Mutti, una passata di utili.
Francesco Mutti titolare dell’omonimo gruppo alimentare specializzato nella lavorazione e conserve di pomodoro, rafforza la sua holding. Nelle scorse settimane, infatti, gli azionisti della Red Lions presieduta da Marcello Mutti (padre di Francesco) hanno deciso di mandare a riserva l’intero utile ordinario del 2022 paria 2,5 milioni di euro, inferiore al profitto di 4,2 milioni del precedente esercizio, determinando così un patrimonio netto di oltre 106 milioni. Della holding Francesco Mutti ha il 59,5% dei diritti di voto col 20% ciascuno al padre e alla madre Angelita e lo 0,5% restante alla figlia Costanza. La fotografia del bilancio consolidato (che consolida appunto la operativa Mutti spa) evidenzia ricavi netti progrediti anno su anno da 437,3 a 512,7 milioni e tuttavia il rincaro dei costi dell’energia ha inciso sui margini visto che ebitda ed ebit sono calati anno su anno, rispettivamente, da 44,5 a 41,3 milioni e da 12,6 a 9,2 milioni così che l’utile netto è passato da 14,6 a circa 14 milioni. Con un patrimonio netto di gruppo di 414 milioni, la posizione finanziaria netta a debito è peggiorata anno su anno da 42,7 a 141 milioni anche per i 32 milioni di investimenti. Nella relazione sulla gestione Muti ricorda che nel 2022 il gruppo è entrato nel segmento delle zuppe pronte fresche (a base sempre di pomodoro) e che sulle vendite totali quelle fuori Italia pari al 53% hanno per la prima volta superato quelle realizzate entro i confini nazionali (47%). Il portafoglio degli investimenti diversificati della Red Lions vede, fra l’altro, il 20,1% della casa d’aste Finarte e numerose quote di private equity, perlopiù emanazione del fondo White Bridge.
