Pirelli sgomma poco.
Il mancato dividendo proveniente da Camfin manda in rosso, sia pur di poco, i numeri di Alberto Pirelli che pure ha diversificato i suoi investimenti puntando sul private equity e recentemente sulla formazione professionale. Lo rivela il bilancio 2022 di Finanziaria Alberto Pirelli (Finap) presieduta dal figlio del defunto Leopoldo che nel capitale è presente direttamente coi figli Matteo e Nicolò mentre la maggioranza delle azioni è nelle mani di Exilles Trust srl che agisce come trustee di Alba Trust, il trust di famiglia. Il bilancio si è chiuso infatti con un rosso di 41mila euro rispetto all’utile di oltre 3,5 milioni dell’esercizio precedente, che era dovuto per 3,1 milioni alla cedola incassata dal 4,87% detenuto in Camfin, quota in carico a 6,6 milioni, valore di gran lunga inferiore ai 16,2 milioni della corrispondente frazione di patrimonio netto del veicolo presieduto da Marco Tronchetti Provera e proprietario di oltre il 13% di Pirelli. Le immobilizzazioni finanziarie di Finap sono salite anno su anno da 10,3 a 11 milioni tra le quali quote del fondo Ape IV gestito da Assietta Private Equity (Ape) Sgr: Pirelli ha già investito nel fondo per un valore nominale di 3 milioni ma il valore di bilancio è di 1,8 milioni corrispondente alla parte della quota già richiamata e versata. Finap, la cui liquidità anno su anno è calata da 3,6 a 2,2 milioni e che detiene anche il 10% della PCoach (che si occupa di formazione il cui 90% è di Nicolò Pirelli), con un patrimonio netto di 19,7 milioni, possiede anche altri titoli, fondi e azioni quotate tramite una gestione patrimoniale per un controvalore di 14 milioni.
