Il passo indietro della Paperona d’Italia.
A ottantuno anni da poco compiuti la donna più ricca d’Italia fa un passo indietro. Qualche giorno fa, infatti, a Firenze s’è riunita l’assemblea ordinaria dei soci di Pharmafin, la holding della famiglia Aleotti che controlla il gruppo farmaceutico Menarini. Alla riunione erano presenti tutti gli azionisti, significativamente quelli schermati dietro Cordusio Fiduciaria (gli stessi Aletti) con il 99,995% del capitale di 112,8 milioni e il presidente Massimiliana Landini quale titolare in proprio dello 0,0025% nonché amministratrice della comunione ereditaria sul rimanente 0,0025%. La Landini, classe 1942, è la vedova di Alberto Aleotti, che guidò il gruppo dal 1964 e scomparve nel 2014, al quale diede due figli: Lucia e Alberto Giovanni, anche loro presenti all’assemblea. L’eredità Aleotti ha reso la Landini, secondo diverse classifiche, la donna più ricca d’Italia con un patrimonio stimato in circa 5 miliardi di euro. Nella riunione la Landini ha comunicato la propria “volontà di rassegnare le dimissioni prima della scadenza del mandato (il mandato sarebbe scaduto con l’approvazione del bilancio 2024, ndr), pur rendendosi disponibile a ricevere la carica di consigliere”. Dopo i ringraziamenti al suo operato da parte dei figli, i soci all’unanimità hanno nominato nuovo presidente Lucia Aleotti fino all’approvazione del bilancio 2023 e hanno nominato consigliere la Landini che nel cda affianca il figlio. La vedova Aleotti resta amministratrice unica di Finalube, di cui ha il 50% e i due figli il restante in parti eguali, che controlla sedici società immobiliari.
