D’Amato macina carta e utili.

Antonio D’Amato, ex presidente di Confindustria, non soffre più la pandemia col suo gruppo leader a livello internazionale nella produzione di imballaggi alimentari, tanto da essere in grado di rimborsare una buona fetta del debito bancario. Solo qualche giorno fa, infatti, è stato approvato il bilancio 2022 della sua Seda International Packaging Group (Sipg) chiuso con un utile netto di 43 milioni di euro, in progresso dai 30,2 milioni di profitto del precedente esercizio. D’Amato, che è stato riconfermato presidente e controlla l’azienda assieme al fratello Gianfranco (lui pure riconfermato nel cda) ha mandato l’intero utile a riserva e in tal modo il patrimonio netto è rimasto a 188,2 milioni perché gli azionisti l’anno scorso si sono distribuiti un dividendo di 71,2 milioni, più che raddoppiato dai 30 milioni incassati nel 2021. Su ricavi in lieve aumento anno su anno da 16,1 a 17 milioni rappresentati dalla fatturazione degli affitti intercompany e al riaddebito delle management fees e royalties delle società del gruppo, i proventi da partecipazioni sono invece saliti da 25,2 a 40,3 milioni rappresentati dai dividendi provenienti dalle controllate fra le quali Seda Italy (17 milioni), Seda Pacprint Uk (8,5 milioni), Seda Germany (6 milioni) e Ipi (4 milioni). 

Sipg non redige un consolidato, ma il giro d’affari complessivo è nell’ordine degli 800 milioni: solo in Italia, infatti, nel 2022 Seda Italy ha fatturato 303 milioni, Ipi 73 milioni, Imballplast 32 milioni e Cartoprint 15 milioni. La holding dei D’Amato ha terreni e fabbricati in carico a 25 milioni e partecipazioni per oltre 111 milioni, tra le quali Seda Italy (55,7 milioni), Seda Americas (15 milioni), Seda Re (11,1 milioni), Imballplast(10,8 milioni) e Ipi (8,2 milioni). Anno su anno la liquidità è diminuita da 62,3 a 14,2 milioni, ma anche i debiti sono calati da 50,7 milioni a 31,5 milioni di cui quelli verso banche da 43,1 a 25,5 milioni. Nel portafoglio di Sipgc compaiono poi polizze assicurative per oltre 12 milioni e 2 milioni di un bond Intesa Sanpaolo acquistato lo scorso anno.