Angelucci ricchi in Lussemburgo.

Utile in progresso in Lussemburgo per la dinastia Angelucci, guidata dal deputato Antonio con il figlio Giampaolo. E’ stato infatti appena depositato nel Granducato il bilancio 2022 della holding Three chiuso con un utile di oltre 5,5 milioni di euro rispetto a quello di 2,3 milioni del precedente esercizio e debiti in calo anno su anno da 37,8 a 31 milioni mentre nello stato patrimoniale figurano invariati 153,1 milioni di acconto sui dividendi. Three, a sua volta detenuta dall’altra lussemburghese Spa di Lantigos, dispone di un attivo di 309 milioni rappresentato da liquidità per 3 milioni, 17,3 milioni di crediti e partecipazioni per 246 milioni. Queste riguardano il 98,4% del San Raffaele (gruppo ospedaliero romano) e il 93,6% della holding italiana Finanziaria Tosinvest, di cui Spa di Lantigos ha la quota residuale. Il consolidato 2022 della holding italiana s’è chiuso quasi azzerando le perdite a 959mila euro rispetto al rosso di 6,6 milioni dell’esercizio precedente. In progresso l’ebitda da 9,6 a 12,3 milioni mentre l’ebit anno su anno da negativo per 6,3 milioni è significativamente migliorato passando in positivo per 5,3 milioni. Anno su anno i ricavi italiani del gruppo sono aumentati da 70,1 a 74 milioni, al netto dei 160 milioni di ricavi non consolidati di San Raffaele che opera con 23 strutture e una capacità ricettiva di oltre 3mila posti letto. Il gruppo è attivo anche nel real estate, nei media (con la proprietà di “Libero”, “Il Tempo” e “Il Giornale”) e nel facility management. A livello patrimoniale la posizione finanziaria netta a debito per 117 milioni è a fronte di un patrimonio netto di gruppo di 111,3 milioni.