Poker di trust per Bulgari.
A ottantuno anni da poco compiuti e con tre figlie (Ilaria, Natalia, Veronica) di cui due protagoniste di una lite giudiziaria da poco conclusa, Nicola Bulgari inizia a predisporre la successione attraverso la costituzione di quattro trust e il conferimento ad essi del 100% di Annabel Holding, una delle principali casseforti dell’imprenditore romano, che ha un attivo di 86 milioni di euro e un patrimonio netto di 54,2 milioni. Qualche giorno fa, infatti, a Roma davanti al notaio Michele Misurale sono stati istituiti i trust denominati rispettivamente Alfa 64, Beta 67, Gamma 68 (sono le ultime cifre degli anni di nascita delle tre eredi) e Tara. Il primo trust è stato istituto fra la Alfa 64 srl di cui Bulgari ha il 100% e la Bk Trust di Roma quale trustee: al trust, regolato dalle leggi dell’isola di Jersey e di cui beneficiario è lo stesso imprenditore, è stato conferito dalla srl il 16,66% di Annabel Holding, per un valore calcolato ai fini fiscali in 9,81 milioni. La stessa cosa è avvenuta per quote di pari entità detenute dalla Beta 67 e dalla Gamma 68, sempre di proprietà di Bulgari, conferite ai rispettivi trust con eguale denominazione e controvalore. Infine il Trust Tara ha ricevuto dalla Tara srl di Bulgari il 50% della holding per un valore di 29,45 milioni. In Annabel Holding tra le partecipazioni figurano quote nel private equity Vam Invest oltre al 18,19% di Alchimia, il private equity di Paolo Barletta che detiene fra l’altro il 40% di Fenice (il gruppo di cui Chiara Ferragni è amministratore delegato) e il 20,4% di Arsenale, veicolo di iniziative immobiliari controllato dal Gruppo Barletta.
