L’acciaio di Piombino torna in utile.
A spingere il tavolo della jointventure fra la russa Metinvest e l’italiana Danieli destinata ad affiancare il gruppo indiano Jindal nell’acciaieria di Piombino dopo il mancato ingresso di Invitalia, arriva l’ultimo bilancio di Jsw Steel Italy Piombino (Jsip), detenuta da Jindal e che controlla il polo siderurgico della città toscana. Dopo aver accumulato negli anni scorsi perdite per oltre 45 milioni di euro, infatti, Jsip ha chiuso l’esercizio allo scorso 31 marzo ritrovando l’utile per 13,3 milioni di euro destinato dai soci a ripianare parzialmente il rosso pregresso assieme a 15 milioni tratti dalle riserve. Il profitto è tornato grazie ai ricavi non ricorrenti legati alle dismissioni degli impianti della cosiddetta ex “area a caldo”. Inoltre il quarto bilancio sotto la gestione indiana è stato caratterizzato da un fatturato cresciuto anno su anno da 308,8 a 364,6 milioni in un esercizio dove sono stati siglati due importanti contratti di fornitura di lungo periodo con il gruppo Rfi (Ferrovie dello Stato). Dal lato finanziario la società ha ottenuto tramite la capogruppo Jsw Steel Ltd una linea di credito di 45 milioni da Banco Bpm e un’altra di 75 milioni da Standard Chartered Bank. “I primi sei mesi dell’esercizio 2023-2024 – conclude la relazione sulla gestione – evidenziano la tenuta di mercato e di operatività e i risultati del primo semestre con ricavi per per oltre 151 milioni fanno registrare un risultato operativo di oltre 29 milioni, da ascrivere alla buona marginalità delle vendite di rotaie”.
