Gruppo Piccini, aperto il concordato.
Apertura della procedura di concordato preventivo per il perugino Gruppo Piccini che da oltre 70 anni opera nelle costruzioni ed è controllato interamente dal presidente italo-eritreo Asmaron Makonnen. Qualche giorno fa, infatti, la terza sezione civile del tribunale perugino presieduta da Teresa Giardino con giudice delegato Stefania Monaldi ha dichiarato l’apertura della procedura chiesta dall’azienda lo scorso settembre con il ricorso presentato dagli avvocati Francesco Cannizzaro e Francesca Bagianti. Il tribunale ha nominato quindi commissari Simone Mariotti, Stefania Ricciarelli, Valerio Giungi e Stefano Mazzuoli e ha dato ai creditori la scadenza del prossimo 26 luglio per esprimere il loro voto sul piano concordatario. Gruppo Piccini deve lo stato crisi in cui versa alla inattesa risoluzione di un importante contratto con il governo del Camerun per la costruzione dello stadio Olembé nella capitale Yaoundé. La risoluzione ha comportato il mancato incasso sia dell’ultima fattura (5,2 milioni) sia delle varianti (47,2 milioni). Per far fronte alla difficoltà l’azienda ha deliberato un aumento di capitale di 3 milioni, la vendita di un impianto in Guinea per 19,7 milioni e la transazione con un cliente libico per 13 milioni. Ma il colpo di stato in Guinea del 2021 ha ritardato l’incasso del residuo del prezzo per la vendita mentre sono stati intrapresi colloqui col ceto creditorio anche perché il bilancio 2022 s’è chiuso con ricavi per 68 milioni ma evidenziando oltre 71 milioni di debiti. Di qui la richiesta della procedura per proteggersi dai creditori e salvaguardare la continuità aziendale.
