A Moda 94 non basta Esselunga.
Nei giorni scorsi la nota “griffe” di pelletteria e moda Trussardi dopo anni di perdite è passata sotto il controllo di Miroglio, gruppo tessile di Alba. Ma la crisi che ha investito il “fashion” di taglia media colpisce anche le case di moda più piccole. Qualche giorno fa, infatti, il giudice delegato del tribunale di Milano Laura De Simone ha nominato Francesco Foglia commissario di Moda 94 ammessa al procedimento unitario di composizione della crisi con misure protettive dai creditori, per presentare poi un accordo di ristrutturazione dei debiti. L’azienda, la cui sede legale è a Milano, dal 2007 produce capi d’abbigliamento di qualità in jersey nel suo impianto di Vellezzo Bellini (Pavia). La società è la tipica azienda familiare italiana, controllata da Claudio Morellini e negli anni per allargare il business ha siglato rapporti commerciali con partner di livello quali addirittura Esselunga. Il ricorso presentato in tribunale per conto di Moda 94 dall’avvocato Gianni Turco spiega che la crisi societaria, pur avendo gli azionisti erogato negli anni finanziamenti per quasi 400mila euro, si deve all’ingente debito con l’Agenzia delle Entrate (per oltre 3,1 milioni) e con l’Inps e al crescente costo del denaro. Di qui la richiesta della procedura per ristrutturare il debito anche vendendo un immobile per 800mila euro. L’azienda nel 2022 (ultimo bilancio disponibile) ha fatturato olrte 1,1 milioni.
