Caltagirone in Banca del Fucino.
Debutto eccellente per il costruttore, editore e finanziere romano Francesco Gaetano Caltagirone nel capitale di Banca del Fucino, l’istituto di credito romano presieduto da Mauro Masi e guidato dall’amministratore delegato Francesco Maiolini che così continua a rafforzare il patrimonio. Qualche giorno fa, infatti, a Roma davanti al notaio Paolo Martino s’è presentato lo stesso Masi per presiedere un consiglio d’amministrazione di Banca del Fucino avente a oggetto un aumento delegato del capitale. Masi ha verbalizzato che “sussistono tutte le condizioni per procedere all’ottavo aumento di capitale (il terzo di quest’anno, ndr), come da articolo 5.2 dello statuto ritenuto conforme ai principi di sana e prudente gestione da parte della Banca d’Italia come da provvedimento notificato il 2 maggio 2023 alla capogruppo”. L’articolo citato dello statuto consente al cda di aumentare in una o più volte il capitale fino alla concorrenza, sovrapprezzo compreso, di 350 milioni di euro entro il 31 dicembre 2025 per un corrispettivo totale di almeno 100mila euro per ogni sottoscrittore”. Masi ha affermato quindi che “sono pervenuti presso le casse sociali versamenti in conto futuro aumento di capitale per 9 milioni”. I due sottoscrittori sono l’Associazione Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali che ha versato 5,99 milioni e la Vm 2006 che ha versato i restanti 3 milioni. Vm 2006, che ha così rilevato lo 0,98% del capitale della banca, e che fra l’altro è azionista con lo 0,67% di Assicurazioni Generali, è controllata dalla Fincal, a sua volta detenuta dalla Fgc, holding di Caltagirone. Le somme pervenute sono state destinate a capitale per 6,7 milioni e il resto a riserva così che il capitale a oggi sottoscritto e versato è di 231,1 milioni.
