Vacchi esce e rientra dal cemento.
Cambia in modo significativo il libro soci di Eques, società lanciata a fine dello scorso anno da Gianluca Vacchi con altri soci importanti per supportare finanziariamente la Fc Gold in liquidazione, il cui asset principale è il 25% di Financo, la holding a capo del gruppo cementiero umbro Colacem di proprietà della famiglia Colaiacovo. Qualche giorno fa, infatti, a Bologna davanti al notaio Marco Orlandoni si sono presentati lo stesso Vacchi nella sua qualità di presidente e socio unico di Cofiva Holding e Emanuele Gnugnoli quale amministratore unico di Cfp Holding: il primo ha ceduto al secondo il 33,3% di Eques per 10 milioni di euro. Cfp Holding è stata costituita qualche settimana fa e vede come primo azionista con l’88,3% la stessa Cofiva Holding mentre soci di minoranza sono la Fariniundici di Luca Poggi che ha il 10% e con una quota residuale figura la Pibe di Gugnoli. Scopo “esclusivo” di Cfp Holding, è “l’attività di acquisto, vendita, detenzione e gestione di una partecipazione nella Eques”. Poggi, senior partner dell’omonimo studio Poggi & Associati di Bologna, è da lungo tempo consulente del gruppo e membro del cda di Ima (la società controllata da Alberto Vacchi, cugino di Gianluca), nonché consulente di quest’ultima per la finanza straordinaria e l’M&A. Gnugnoli è uno dei partner dello studio di Poggi ed è amministratore delegato di Cofiva Holding. Dopo la vendita il libro soci di Eques vede presenti gli altri quattro azionisti ciascuno titolare del 16,67% che sono la Gbd di Gabriele Domenichini e la Gvd del fratello Giovanni (già proprietari di Inver, l’azienda di vernici di Casalecchio venduta dieci anni fa all’american Valspar), la Foro delle Arti del “re del cachemire” Brunello Cucinelli e la Napura che fa capo a Gian Luca Sghedoni, ex amministratore delegato della Kerakoll, leader nei collanti per edilizia. Nei giorni scorsi Vacchi ha precisato che “Eques non farà mancare a Fg Gold tutto l’ulteriore supporto eventualmente necessario al fine di realizzare una piena e corretta valorizzazione dei suoi attivi, dei quali Financo è senz’altro il più importante”.
