Dompé in salute col patent box.
Dividendo “monstre” e ancora più ricco di quello dello scorso anno per Sergio Dompé, che ringrazia il “patent box” e sfonda quota un miliardo di euro di ricavi. Qualche giorno fa, infatti, l’imprenditore proprietario della Dompé Farmaceutici (Df) ha incassato una cedola di ben 200 milioni di euro che è finita nella controllante, la sua cassaforte Dompé Holdings, superiore a quella di 150 milioni erogata lo scorso anno. Il dividendo è stato tratto interamente dai 427 milioni di utile del 2023 di Df, significativamente migliore di quello di 260,7 milioni del precedente esercizio, destinando a riserva straordinaria i restanti 227 milioni. Va segnalato che il balzo del profitto è frutto da una parte del progresso dei ricavi passati anno su anno da 834 milioni a oltre un miliardo grazie alla crescita della quota di mercato dei marchi principali e dei ricavi esteri soprattutto con la controllata statunitense. Ma poi il bilancio ha risentito positivamente della contabilizzazione di un contributo di 165,5 milioni derivato dall’accordo preventivo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate e riguardante le annualità 2019-2023 per la definizione dei criteri di calcolo del contributo economico in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali (cosiddetto patent box). L’azienda, molto presente nell’oftalmologia e sull’uso delle neurotrofine, ha visto le vendite in Italia pari a 222,3 milioni, realizzando invece ben 811,6 milioni di ricavi negli Stati Uniti e circa 30 milioni in altri paesi. A livello patrimoniale la posizione finanziaria netta è solidamente positiva ed è migliorata anno su anno da 391 a 580 milioni.
