Santander a secco in Italia.
Niente dividendo per la controllante banca spagnola dall’italiana Santander Consumer Bank (Scb), istituto di credito al consumo, presieduto dal riconfermato Ettore Gotti Tedeschi e guidato da Alberto Merchiori. Infatti, poche settimane l’assemblea dei soci di Scb ha deciso che l’utile civilistico 2023 di 42,8 milioni di euro, più che dimezzato dai 91,6 milioni di profitto del precedente esercizio, fosse destinato interamente a riserva. Il calo del profitto pur a fronte di commissioni nette in lieve progresso a 40,1 milioni, si deve al margine d’interesse diminuito anno su anno da 211,5 a 175,6 milioni. Anche l’utile consolidato di Scb lo scorso anno è diminuito a 106,6 milioni dai 159,8 milioni del 2022, il margine d’interesse è calato da 350 a 334 milioni (per il repricing causato dall’andamento degli interessi passivi connessi all’aumento del costo del funding), e quello di intermediazione da 447 a 441 milioni. Nonostante ciò le commissioni nette sono progredite da 77,5 a 90,1 milioni e il totale del new business è salito da 3,6 a oltre 5 miliardi rappresentato spinto dai 3,2 miliardi di finanziamenti all’automotive grazie alla joint venture con Stellantis, cui s’è sommato oltre un miliardo di prestiti personali, 696 milioni di prestiti finalizzati e circa 4 milioni derivati dalle carte di credito. In totale i prestiti auto sono risultati di 6,2 miliardi (+28,4% sul 2022), i prestiti personali 1,7 miliardi, un miliardo è stato generato dal leasing, 896 milioni dalla cessione del quinto e 840 milioni dai prestiti finalizzati. A fine 2023 Scb ha annunciato che chiuderà tutte le sue 21 filiali sul territorio nazionale, dove lavorano 738 dipendenti.
