I Grimaldi alla boa dei 5 miliardi.
Ha superato la soglia dei 5 miliardi di euro il fatturato consolidato di Grimaldi Group, gruppo armatoriale che fa capo ai due fratelli (Gian Luca ed Emanuele) e alle due sorelle (Maria Consuelo ed Amelia) Grimaldi, proprietari ciascuno col 25%. L’esercizio consolidato 2023, appena approvato, e che segna il record nella storia del gruppo evidenzia infatti un valore della produzione salito anno su anno da 4,8 a oltre 5 miliardi per l’incremento dei noli e i maggiori volumi trasportati, con ebitda ed ebit in progresso rispettivamente da 1,7 a oltre 1,8 miliardi e da 1,2 a oltre 1,3 miliardi determinando così un utile in progresso da 1,1 a oltre 1,2 miliardi. Il profitto ordinario è balzato anno su anno da 222,5 a 483,4 milioni ma la sua destinazione, parte a riserva e parte a cedola, è stata coperta da “omissis” nel verbale dell’assemblea soci. Il risultato si deve principalmente alla forte crescita dei dividendi giunti dalle controllate e collegate, lievitati anno su anno da 231 a oltre 490 milioni, di cui 202,1 milioni da Atlantic Container Lines (con ricavi per 503,7 milioni), 66,5 milioni da Finnlines (682,7 milioni), 100 milioni da Grimaldi Euromed (2,6 miliardi), 94 milioni da Grimaldi Deep Sea (1,1 miliardi) e 6,6 milioni da Ports & Terminal Multiservices Ltd. A livello consolidato l’indebitamento finanziario netto è diminuito anno su anno di 249 milioni per la riduzione dell’indebitamento bancario e il simultaneo aumento della liquidità, mentre il patrimonio netto è progredito di 827 milioni attestandosi ad oltre 6,1 miliardi. A fine 2023 il gruppo, guidato dal presidente Gian Luca Grimaldi e dagli amministratori delegati Emanuele Grimaldi e Diego Pacella, contava su una flotta di circa 140 navi, di cui 134 di proprietà, con un’età media di 14 anni (inferiore alla media del settore) impiegate su servizi di linea in un network che collega 150 porti in 50 paesi e 5 continenti. Il gruppo controlla inoltre 24 terminal portuali e oltre 90 agenzie commerciali. A gennaio scorso il gruppo con Grimaldi Euromed e Grimaldi Deep Sea ha acquisito il 100% di Terminal Darsena Toscana da Giulio Schenone, rilevando così un terminal strategico nel porto di Livorno con un’area totale di 389mila metri quadrati e mille430 metri di banchina per l’appoggio delle navi.
