I Beretta centrano la cedola.

Cedola lussemburghese confermata per la famiglia Beretta che controlla l’omonima azienda bresciana di Gardone Val Trompia produttrice di armi. Il bilancio ordinario 2023 di Upifra, la loro holding nel Granducato, infatti, s’è chiuso con un utile salito anno su anno da 14,4 a 17,7 milioni di euro mentre il dividendo è rimasto stabile a 3,5 milioni. Il conto economico ha beneficiato anche della cedola di 16,1 milioni incassata dalla controllata lussemburghese Beretta Holding (a monte della società italiana e di altre controllate estere) che ha chiuso il bilancio dello scorso anno con un utile ordinario stabile a 59 milioni. Upifra, il cui acronimo sta per le iniziali del padre Ugo Gussalli Beretta e dei suoi due figli Pietro e Franco, vanta un totale di attivi di 369,7 milioni, costituito da liquidità per 13 milioni e partecipazioni in carico a 246,1 milioni. La capogruppo nel Granducato dei Beretta detiene anche, oltre all’immobiliare bresciana Arce Gestioni e a quella cipriota Quantivox, il 20% di Casaforte (il più grande gruppo di depositi self-service), la svizzera Finlago, due immobiliari americane (Landfall e Lan Finance Corporation) e Upifra Agricole che possiede cinque aziende agricole-vinicole (tra le quali Colle Funaro, Fortemasso Lo Sparviere, Castello di Radda e Weingut Steinhaus) che rappresentano un gruppo da 120 ettari di proprietà a vite e 600mila bottiglie di qualità. Upifra Agricole con un attivo di 67,1 milioni ha chiuso il 2023 in perdita per 626mila euro dagli 1,5 milioni del 2022 in perdita per 1,5 milioni