Brindisi Antinori, torna l’utile.

Torna l’utile e torna la cedola per Palazzo Antinori, la holding dell’omonima dinastia toscana di viticoltori guidata da Piero Antinori. Qualche settimana fa, infatti, s’è svolta l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio ordinario 2023 chiuso con un utile di 6,1 milioni di euro rispetto alla perdita di 3 milioni dell’esercizio precedente. Il profitto è stato distribuito ai soci come dividendo per 3 milioni mentre il resto è andato a riserva facendo così salire il patrimonio netto a oltre 390 milioni. Palazzo Antinori, di cui amministratori delegati sono Albiera Antinori (figlia di Piero) e il noto enologo Renzo Cotarella, ha visto il conto economico beneficiare delle cedole provenienti dalle due principali controllate industriali, la Marchesi Antinori (3,6 milioni) e la Tenuta di Bisernio (3,5 milioni). I soci hanno anche approvato il bilancio consolidato chiuso con ricavi netti progrediti anno su anno da 323 a 351,7 milioni e un ebitda avanzato da 151,3 a 156 milioni anche se l’utile netto è calato da 85,1 a 67,6 milioni. La relazione sulla gestione sottolinea che “l’anno s’è chiuso nel rispetto delle previsioni formulate in sede di budget” anche se le vendite della Marchesi Antinori sono state influenzate sia dalla situazione geopolitica sia dall’inflazione sia dal rallentamento delle spedizioni verso il mercato Usa, compensate dal “buon risultato del mercato domestico che ha chiuso con oltre 100 milioni di fatturato, molto del quale nel canale ristorazione”. L