Addio Credit Suisse Italy.

L’onda lunga della fusione di Credit Suisse in Ubs perfezionata nello scorso maggio arriva anche in Italia e dopo la cancellazione di Credit Suisse Servizi Fiduciari di inizio del 203, adesso arriva la più importante fusione per incorporazione di Credit Suisse (CS) Italy, iscritta all’albo delle banche e sottoposta alla vigilanza di Banca d’Italia, Consob e Ivass. E’ stato infatti appena depositato il progetto di fusione transfrontaliera per incorporazione di CS Italy in Ubs Europe SE (ESE), con sede a Francoforte che ha 9 sedi secondarie (in Italia, Spagna, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Olanda, Svizzera, Polonia e Francia) con 23 sedi in tutta Europa oltre a 6 uffici in Germania. Il progetto di fusione riporta inoltre che nell’ambito della analoga fusione transfrontaliera di Credit Suisse Luxembourg in Ubs ESE che dovrebbe essere completato nel prossimo ottobre, saranno aperte altre due sedi secondarie in Irlanda e in Portogallo. Il progetto specifica poi che Ubs ESE e Cs Italy sono direttamente e interamente controllate dal medesimo socio unico, Ubs Ag e quindi la fusione avviene in via semplificata senza concambi: quindi Ubs ESE acquisirà pro iure tutte le attività e le passività di CS Italy che cesserà di esistere. La fusione ai fini contabili sarà effettiva dall’1 gennaio 2025. Il progetto del merger è stato firmato da Stefano Preda, presidente di CS Italy e da Pierre Chavenon, consigliere di Ubs ESE.