Esso mette benzina ai Brachetti Peretti.

L’acquisizione dello scorso ottobre per 264 milioni di euro da parte di Italiana Petroli di Ese, conferitaria del ramo d’azienda dei carburanti e raffinazione di Esso Italiana, ha spinto i numeri di Api Holding, cassaforte della famiglia Brachetti Peretti, proprietaria del gruppo Api-Italiana Petroli che occupa oltre mille 600 addetti. Qualche settimana fa, infatti, a Roma s’è svolta l’assemblea degli azionisti guidata dal presidente Mila Peretti (consorte del presidente onorario Aldo Brachetti) che ha approvato il bilancio consolidato 2023 chiuso con un utile di 428,5 milioni rispetto a quello di 235,4 milioni del precedente esercizio a fronte di ricavi in progresso anno su anno da 9,1 a oltre 9,7 miliardi. Il significativo aumento del profitto è legato come spiega la relazione sulla gestione alla citata acquisizione. Infatti in applicazione dello standard contabile Ifrs3 in materi di business combination come risultato dell’attività di allocazione del prezzo è stato rilevato in via residuale un utile netto, comprensivo dell’effetto fiscale, di 231,8 milioni. Il gruppo è ripartito nelle due divisioni, la principale (Oil) ha registrato 9,7 miliardi di ricavi e 421 milioni di utili mentre la minore divisione Rinnovabili ha avuto ricavi per 6,1 milioni e un utile di 1,7 milioni. La posizione finanziaria netta anno su anno, restata a debito, è però migliorata da 84,6 a 77,5 milioni per il positivo andamento dell’attività commerciale e industriale e per i flussi di cassa generati da Ese. Quest’anno il gruppo ha avviato la partnership di Ip con Macquarie per l’elettrificazione delle aree di servizio, ha ceduto il segmento delle carte carburanti a Edenred e 102 stazioni di servizio a basso erogato medio a Natalizia Petroli dell’omonima famiglia. L’utile ordinario di 51,4 milioni segnato nel 2023 da Api Holding è stato interamente accantonato.