Amadori, holding in rosso per le svalutazioni.

C’è una sorpresa in casa Amadori, il gruppo leader nella lavorazione e vendita di carne avicola. Il bilancio ordinario 2023 della cassaforte Fda, presieduta da Flavio Amadori, a monte della catena di controllo, s’è chiuso infatti con una perdita di 3,6 milioni di euro che si confronta con il mini passivo di 100mila euro del precedente esercizio. Il rosso è stato causato dalla svalutazione per 3,5 milioni della controllata al 54% Gefra che infatti ha chiuso il 2023 in perdita per 5,6 milioni e che ora è iscritta nel bilancio Fda per 217mila euro. Gefra, di cui gli altri soci sono Loretta e Patrizia Amadori, è una sorta di tesoreria del gruppo ed effettua diversi investimenti finanziari. La partecipazione più importante di Fda è comunque il 54% di Francesco spa, che a sua volta controlla il 100% di Finama Holding che a sua volta detiene il 77% della Amadori spa, la principale operativa, il cui restante 23% è di Agricola Valle del Savio srl di cui sono soci gli stessi Amadori. Va comunque segnalato che il consolidato 2023 della Fda ha segnato ricavi in lieve crescita anno su anno a oltre 1,88 miliardi anche se a causa da una parte del calo dei prezzi dei prodotti avicoli e dall’altra di un aumento dei prezzi delle materie prime, l’ebitda e l’ebit sono calati rispettivamente da 151 a 125 milioni e da 84 a 45 milioni con un utile diminuito a 8,3 milioni dai 26,3 milioni del 2022. I soci di Fda sono i fratelli Flavio e Denis Amadori ciascuno col 50% detenuto sia direttamente sia attraverso le loro società, rispettivamente Socal e Dea.