Cucine Ali, la testa va nel Delaware.
Si trasferisce dal Lussemburgo al Delaware, uno stato americano considerato alla stregua di un paradiso fiscale, la testa di Ali Group, azienda italiana leader delle cucine industriali che occupa 14mila addetti e che fa capo alla famiglia Berti. Nelle scorse settimane, infatti, nel Granducato gli azionisti di Kenross Luw Two, che controlla l’italiana Ali Holding a sua volta controllante Ali Group, hanno chiuso la sede legale per trasferirla appunto nel Delaware tramite la fusione trasnfrontaliera della stessa lussemburghese nella nuova Kenross Holdings costituita come Limited Liability Company e avente sede a Wilmington. E’ molto probabile che lo spostamento sia stato suggerito ai Berti per motivi fiscali dai Severgnini, i noti commercialisti milanesi, presso il quale ha sede Ali Holding. Intanto però in Italia ai Berti costa caro sostenere il loro business. Lo si scopre leggendo il bilancio chiuso allo scorso agosto della stessa Ali Holding, di cui Filippo Berti è amministratore unico, ove si sottolinea che nel corso dell’esercizio sono stai fatto dai soci quattro versamenti in conto capitale per quasi 39 milioni di euro: un primo versamento a gennaio del 2024 per 20,8 milioni cui sono seguiti tre successivi versamenti, due di 2,7 milioni cadauno e il terzo di oltre 12,5 milioni. C’è da osservare che anno su anno i ricavi consolidati del gruppo sono rimasti all’incirca stabili a oltre 4,3 miliardi ma sono significativamente migliorati ebitda ed ebit saliti rispettivamente da 970 milioni ad oltre un miliardo e da 547,7 a 786,2 milioni.
