Duferco soffre la supply chain.

Le difficoltà internazionali della supply chain colpiscono i business del grande gruppo di Bruno Bolfo e Antonio Gozzi, attualmente impegnato in Italia nell’opa su Comal per il delisting. E’ stato infatti appena depositato in Lussemburgo il bilancio consolidato chiuso a settembre scorso di Duferco Participations Holding (Dph), principale controllata che Bolfo e Gozzi detengono attraverso la cassaforte Btb Holding Investments anch’essa basata nel Granducato. Dph ha infatti archiviato l’esercizio con un utile di 152,4 milioni di dollari in secco calo dai 450 milioni del bilancio precedente, a fronte di un fatturato diminuito anno su anno del 33% da 27,6 a 18,4 miliardi. La nota integrativa specifica tuttavia che quei 450 milioni di profitto del 2023 sono da considerarsi eccezionali e che per contro in questo bilancio il gruppo ha comunque saputo normalizzare gli effetti “disruptive” della crisi della catena di approvvigionamenti. Il calo del fatturato, invece, è dovuto alla diminuzione dei prezzi dell’energia e dei prezzi dell’acciaio con conseguente diminuzione dei volumi spediti. L’indebitamento lordo aumentato da 765 milioni a 903 milioni mentre è calata la liquidità da 867 milioni a 695 milioni.