L’ultimo match del Torrino Sporting Center.
Procedimento unitario di composizione della crisi per il romano Torrino Sporting Center (TSC) in attesa di presentare un piano di concordato. La misura è stata decisa pochi giorni fa da Francesca Vitale, giudice delegato del tribunale capitolino, che ha nominato Salvatore Vittozzi quale curatore, disponendo per l’azienda le misure protettive dai creditori per quattro mesi. In effetti il ricorso presentato ai giudici per conto di TSC dagli avvocati Andrea Granzotto e Rebecca Bergamini spiega che la crisi della società è dovuta all’incapacità di far fronte all’ingente debito con l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Roma e che pendono dei contenziosi, tra cui uno promosso dall’Erario per richiedere il pignoramento dell’immobile preso il quale si svolge l’attività del circolo sportivo Torrino gestito dalla società sportiva Torrino Wellness Club. Il circolo, che si sviluppa su un’area di 13mila mq è nato dalla passione per lo sport in generale e nello specifico tennis e calcetto dei fratelli Roberto e Fabrizio Sordini, entrambi figli di una famiglia di imprenditori edili. L’Agenzia ha anche chiesto al tribunale di indire un’asta sull’immobile di TSC partendo da un valore di 6,7 milioni di euro. TSC vede come soci col 49% la Servizio Italia Fiduciaria mentre il 47,9% è della lussemburghese Framboise e il 3% residuo di Carlo Sordini. L’ultimo bilancio (2023) di TSC s’è chiuso con un patrimonio netto negativo di 6,4 milioni.
