Genova fa 13 con Iren.

Il Comune di Genova festeggia grazie al suo 18,8% in Iren posseduto tramite Finanziaria Sviluppo Utilities (Fsu) di cui è socio unico. Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuta l’assemblea dei soci della municipalizzata presieduta da Maurizio Viganò (nominato amministratore unico dopo le dimissioni del consiglio d’amministrazione) per approvare il bilancio chiuso a luglio scorso con un utile di 26,1 milioni di euro, in miglioramento da quello di 23,6 milioni del precedente esercizio, frutto della accresciuta cedola di 29,1 milioni incassata dalla quotata. Il profitto è stato interamente accantonato, ma nei mesi scorsi s’era deciso di anticipare l’erogazione del dividendo, traendolo dalla riserva utili, che è stato distribuito in due tranche per complessivi 13 milioni, superiore alla cedola di 5 milioni incassata nel precedente esercizio. La partecipazione nella multiutility pari a 245,2 milioni di azioni è rimasta iscritta a 486,2 milioni pari a 1,98 euro per ogni titolo, evidenziando quindi una leggera plusvalenza rispetto alle attuali quotazioni. La nota integrativa a tal proposito sottolinea che dall’analisi degli amministratori “non sono emersi indicatori che comportassero la necessità di effettuare un impairment test sul valore della partecipazione”. Fsu, che ha visto aumentare la liquidità da 2,1 a 16,5 milioni essendo rientrata in possesso di un deposito vincolato di 12 milioni con Intesa Sanpaolo, a fronte di un patrimonio netto di circa 428 milioni presenta 80,5 milioni di debiti verso banche costituiti da due finanziamenti erogati da Intesa Sanpaolo.