Il sarto dei grattacieli è in crisi.
Procedimento unitario di composizione della crisi, in vista di un piano di ristrutturazione anche con liquidazione di alcuni assets o di un piano di concordato in continuità per Savema, importante azienda di Pietrasanta (Lucca) che con un fatturato aggregato di cica 30 milioni di euro da oltre 40 anni opera nella produzione e commercio di pietre naturali situata nel distretto lapideo di Carrara. La procedura è stata decisa pochi giorni da fa Giorgia Maria Ricotti, giudice delegato del tribunale di Lucca, che ha nominato Alessandro Sisti quale curatore, accogliendo la richiesta presentata da Savema presieduta da Claudio Romiti (dirigente di Confindustria Lucca) e controllata dalla famiglia Volterrani. In un consiglio d’amministrazione di pochi giorni fa Romiti aveva verbalizzato che “la società è in una situazione di crisi economica e finanziaria tale da giustificare l’accesso a uno degli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza”. Savema prevede “un ridimensionamento della struttura anche mediante ipotesi di liquidazione di assets ritenuti non funzionali mantenendo nel contempo la continuità sulla base del perimetro che verrà delineato all’esito delle trattative in corso con i fornitori”. La società, nata nel 1961, ha uno stabilimento che si sviluppa su un’area di circa 65.000 mq, ed è nota come “sarto di grattaceli” perché ha rivestito con le sue pietre grandi opere architettoniche come il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, gli interni della Freedom Tower di New York, la Library del British Museum di Londra, il grattacielo The Shard di Londra e il Museo del Louvre di Abu Dhabi.
