La frenata di Ivan Gardini.
Il complicato 2024 sul fronte dei tassi d’interesse non ha favorito i business di Ivan Gardini, figlio del defunto Raul, che ha chiuso l’esercizio dello scorso anno della sua holding Gardini 2002 con un utile diminuito a 770 mila euro rispetto a quello di 2,9 milioni del precedente esercizio, che destinato interamente a riserva ha fatto salire il patrimonio netto a 62,3 milioni. Il conto economico ha visto il valore della produzione in lieve calo anno su anno da 5,1 milioni a 4,7 milioni, costituiti per 2,2 milioni dalla vendita di titoli e da affitti attivi per 898mila euro compensati dal calo delle rimanenze da 2,7 milioni a 1,5 milioni, ma l’ultima riga è stata impattata da oneri vari per oltre 2 milioni. Con una liquidità di 3,6 milioni e debiti quasi inesistenti (270mila euro), la holding di Gardini ha un attivo di 63 milioni costituito da terreni, fabbricati e impianti per 8 milioni e partecipazioni salite anno su anno da 16,2 milioni a 34,3. Fra queste il 35% di Solar Farm Agricola (il cui controllo è della famiglia Tozzi), che produce energia tramite un campo fotovoltaico alle porte di Ravenna della potenza pari a 34,6 MWP e gestisce un allevamento di ovini. Nel portafoglio della Gardini 2002 ci sono poi il 20% di Jack Bolina (fornitura servizi nautici), il 100% della immobiliare ravennate Naif e proprio nel 2024 è stato rilevato il 25% della Mv Holding il cui restante 75% è sempre dei Tozzi e che lo scorso anno ha rilevato tre newco operanti nelle rinnovabili (Murfi, San Severo Wind e SolarWind 2). I tre asset sono in carico per 119 milioni nel bilancio 2024 di Mv Holding che è stata finanziata per 116 milioni da Natixis.
