Il cedolone di Dompé.
Dividendo “monstre” invariato per Sergio Dompé, che sfonda quota 1,2 miliardi di euro di ricavi. Qualche giorno fa, infatti, l’imprenditore proprietario della Dompé Farmaceutici (Df) ha incassato una cedola di 200 milioni di euro (identica a quella erogata lo scorso anno) che è finita nella controllante, la sua cassaforte Dompé Holdings. Il dividendo è stato tratto interamente dai 363,5 milioni di utile del 2024 di Df, pur in calo dai 427 milioni del precedente esercizio, destinando a riserva straordinaria i restanti 163,5 milioni. Va segnalato che il balzo del profitto è frutto da una parte del progresso dei ricavi passati anno su anno da oltre un miliardo a 1,24 miliardi (cinque volte più alto del fatturato del 2018) grazie alla crescita della quota di mercato dei marchi principali e dei ricavi esteri soprattutto con la controllata statunitense che ha segnato vendite per 969 milioni (+36% sul 2023) mentre l’Italia si attesta con un fatturato salito a 233 milioni dai 222 milioni del precedente esercizio. L’azienda distribuisce i suoi 40 farmaci in altrettanti paesi e il piano strategico 2025-2029 prevede di raggiungere un fatturato di 1,9 miliardi prima del 2030. Anche la posizione finanziaria netta positiva è migliorata anno su anno da 580 milioni a 913,6 milioni. Tra le attività finanziarie non immobilizzate pari a 414,6 milioni compaiono portafogli titoli presso Citi (241,1 milioni) e JP Morgan (291,5 milioni) e la liquidità è salita a 493,3 milioni dai 309 milioni del 2023. Nel consiglio d’amministrazione di Df, presieduto da Dompé, ha debuttato l’americana Shannon Sullivan, chief commercial officer biotech della società.
