5 miliardi per i 4 Grimaldi.
Ha tenuto la soglia dei 5 miliardi di euro il fatturato consolidato di Grimaldi Group, gruppo armatoriale che fa capo ai due fratelli (Gian Luca ed Emanuele) e alle due sorelle (Maria Consuelo ed Amelia) Grimaldi, proprietari ciascuno col 25%, ma la marginalità s’è contratta. L’esercizio consolidato del 2024, approvato poche settimane fa, evidenzia infatti un valore della produzione di 5,09 miliardi dai 5,07 miliardi dell’anno precedente ma ebitda ed ebit si sono contratti, rispettivamente, da 1,8 miliardi a 1,6 miliardi e da 1,3 miliardi a poco più di un miliardo determinando così un utile in calo da 1,3 miliardi a 1,02 miliardi.La diminuzione della marginalità deriva, come spiega la relazione sulla gestione, dai costi operativi che anno su anno sono balzati da 3,2 miliardi a 3,5 miliardi (+8,7%) prevalentemente per effetto dell’aumento dei prezzi dei carburanti. Il profitto della capogruppo è invece migliorato anno su anno da 483,4 milioni a 505,2 milioni ma la decisione circa la sua destinazione è stata rinviata ad una prossima assemblea. Di certo, però, i quattro Grimaldi a settembre dello scorso anno si sono distribuiti una cedola complessiva di 200 milioni tratta dalla riserva straordinaria. Il buon risultato del bilancio ordinario si deve principalmente alla forte crescita dei dividendi giunti dalle controllate e collegate, lievitati anno su anno da 490,7 milioni a 512,6 milioni, di cui 79 milioni da Atlantic Container Lines (con ricavi per 416,3 milioni), 66,5 milioni da Finnlines (717,7 milioni), 161 milioni da Grimaldi Euromed (2,6 miliardi), 191 milioni da Grimaldi Deep Sea (1,1 miliardi) e 3 milioni da Ports & Terminal Multiservices Ltd. A livello consolidato l’indebitamento finanziario netto è sensibilmente diminuito anno su anno di 295 milioni per la riduzione dell’indebitamento bancario e il simultaneo aumento della liquidità, mentre il patrimonio netto è progredito di 686 milioni attestandosi ad oltre 6,8 miliardi.
