Banca del Fucino, Caltagirone arrotonda.
Dopo essere entrato nell’aprile dello scorso anno con lo 0,98% in Banca del Fucino, il costruttore, editore e finanziere romano Francesco Gaetano Caltagirone arrotonda all’1% la partecipazione nell’istituto di credito capitolino presieduto da Mauro Masi e guidato dall’amministratore delegato Francesco Maiolini. Qualche giorno fa, infatti, a Roma davanti al notaio Paolo Martino s’è presentato lo stesso Masi per presiedere un consiglio d’amministrazione di Banca del Fucino avente a oggetto un aumento delegato del capitale. Masi ha verbalizzato che “sussistono tutte le condizioni per procedere al tredicesimo aumento di capitale, come da articolo 5.2 dello statuto ritenuto conforme ai principi di sana e prudente gestione da parte della Banca d’Italia come da provvedimento notificato il 2 maggio 2023 alla capogruppo”. L’articolo citato dello statuto consente al cda di aumentare in una o più volte il capitale fino alla concorrenza, sovrapprezzo compreso, di 350 milioni di euro entro il 31 dicembre 2025 per un corrispettivo totale di almeno 100mila euro per ogni sottoscrittore”. Masi ha affermato quindi che “sono pervenuti presso le casse sociali versamenti in conto futuro aumento di capitale per 2,51 milioni”. In particolare i sottoscrittori sono stati l’Ente nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli odontoiatri (ENPAM) che ha versato 2 milioni e gli altri 515mila euro sono arrivati dalla Vm 2006 controllata dalla Fincal di Caltagirone. Così il capitale della banca a oggi sottoscritto e versato è di 264,1 milioni.
