Piatto ricco per i Barilla.
Il primo bilancio di Granaria, l’accomandita della famiglia Barilla che fino all’autunno scorso si chiamava Guido M. Barilla & Fratelli Sapa, si chiude con un balzo dell’utile. Qualche giorno fa, infatti, s’è svolta l’assemblea dei soci sotto la presidenza di Guido Barilla per approvare i numeri del 2024 che hanno segnato un profitto di 83,8 milioni di euro in progresso da quello di 67,8 milioni del precedente esercizio derivato dalla cedola incassata dalla controllata al 100% Barilla Holding salita da 69,3 milioni a 85,5 milioni. Questa controllata è in carico a 107,3 milioni, con il 100% della Numero 5 iscritto per 5,3 milioni e l’89,1% di Baring in carico a 11,5 milioni, per un totale di attivo a 126 milioni. Sui 25,5 milioni di euro di capitale, oltre a un 10% di azioni proprie prive di diritto di voto, i soci sono i fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla e la sorella Emanuela ciascuno con una azione e con i rispettivi veicoli (Guido M. Barilla & F Fratelli srl, Marired srl, Aconcagua srl e Oni srl) ciascuno in possesso di quattro azioni tante quante ne detiene la Granaria srl (mentre la larghissima maggioranza è detenuta per conto dei Barilla da Compagnia Fiduciaria Nazionale. L’utile del 2024 è sato tuto accantonato ma lo scorso anno la Sapa ha distribuito agli azionisti una cedola di 84 milioni.
