Gli Amenduni sciolgono Effeti.
Riassetto di Ferak, il “salottino” finanziario veneto proprietario di un consistente pacchetto di azioni di Assicurazioni Generali e di BancoBpm. Qualche giorno fa, infatti, è stato depositato il progetto di fusione per incorporazione nella stessa Ferak di Effeti, controllata al 100%, operazione motivata, si legge nel documento, “in funzione di una semplificazione e riorganizzazione della struttura societaria”. La fusione avviene in modalità semplificata e senza rapporti di cambio trattandosi di una controllata al 100%. Effeti, nata nel 2010 come joint venture al 50% tra Fondazione Cr Torino e Ferak poi sciolta nel 2015, nell’ultimo bilancio (2024) aveva un attivo di 255 milioni di euro costituito da asset finanziari immobilizzati per 78,8 milioni, altri titoli non immobilizzati (in gran parte obbligazioni) per 151 milioni e 23,1 milioni di liquidità. Tra i titoli immobilizzati figuravano 1,1 milioni di azioni Mediobanca in carico a 14,8 milioni, l’8% di Sbe Varvit (2 milioni) e un prodotto assicurativo del valore di 60 milioni. Di Ferak primo azionista è la famiglia degli Amenduni con i veicoli Acciaierie Valbruna, Fingram, Finval e Pegaso (70,3%), la Finint di Enrico Marchi (11,92%) tramite il veicolo Sviluppo 56, Veneto Banca in liquidazione coatta amministrativa (16,37%) e Gianfranco Zoppas con l’1,4%. Il bilancio del 2024 s’è chiuso nella parte ordinaria con un utile di 142,5 milioni di euro più che decuplicato rispetto al profitto di 11,8 milioni di euro del precedente esercizio, derivato dall’incasso di 13 milioni di cedola dalla partecipazione nel Leone di Trieste, da una rivalutazione della stessa quota per 27,3 milioni mentre 45,8 milioni di plusvalenza sono stati realizzati cedendo sul mercato 7 milioni di azioni del gruppo assicurativo.
