Catena più corta per i Colaninno.
I fratelli Matteo e Michele Colaninno, figli del defunto Roberto, accorciano la catena di controllo a monte delle loro due quotate, Immsi e la controllata Piaggio. A firma di Matteo in quanto presidente di Omniaholding, la cassaforte di famiglia, e di Michele quale amministratore delegato di Omniainvest, interamente controllata dalla prima, è stato infatti redatto il progetto (già approvato dai soci) di fusione per incorporazione di Omniainvest in Omniaholding. L’operazione è stata dettata da “ragioni di riorganizzazione del gruppo, – si legge nel documento – per ottenere risparmi di costi amministrativi e gestionali e per garantire una maggiore razionalizzazione ed efficienza della gestione dell’attività”. Omniainvest, costituita nel 2002 e che detiene il 30,6% di Immsi a sua volta controllante il 50,6% di Piaggio, è diventata tutta di Omniaholding esattamente due anni fa, Nell’ottobre del 2023, infatti, la società fu oggetto scissione parziale asimmetrica quand’era partecipata da Omniaholding per l’83,9%, dalla RFM & Partners di Ruggero Magnoni per il 9,8% e per il restante 6,3% dalla Zunitas riconducibile alla famiglia Zanetti. Con la scissione una quota delle azioni Immsi detenute da Omniainvest, rappresentativa del 3,9% del capitale della quotata fu assegnata a Magnoni e un altro 2,5% a Zunitas. Usciti i due soci di minoranza, lo scorso anno, poi, Omniainvest ha venduto a Omniaholding un pacchetto di quasi il 3% di Immsi registrando una minusvalenza di oltre 5 milioni che ha fatto chiudere l’esercizio in rosso per 3,68 milioni, mentre la quota residua in Immsi era iscritta a 108,3 milioni.
