Piatto ricco Da Vittorio.
Mentre da domenica scorsa fino al prossimo 16 novembre con la loro Vi.co.ok presidierà il Gourmet Restaurant all’edizione 2025 delle Nitto ATP Finals di Torino, il gruppo di ristorazione che ruota attorno alla Da Vittorio srl, facente capo alla famiglia Cerea e proprietaria dell’omonimo famoso ristorante tristellato di Brusaporto (Bergamo) attivo anche nell’hotellerie e catering di alto livello, continua a crescere esponenzialmente. Ne fa fede il terzo bilancio consolidato di un gruppo che ha ormai oltre 800 dipendenti e che approvato poche settimane fa a Bergamo dall’assemblea dei soci guidata dal presidente Gioconda Gritti (vedova di Vittorio Cerea, fondatore dell’azienda, ndr) s’è chiuso con ricavi del 2024 balzati anno su anno da 87 milioni di euro a 96,2 milioni anche se causa dell’aumento dei costi delle materie prime la marginalità s’è ridotto tanto che ebitda ed ebit sono passati rispettivamente da 20 milioni a 16,7 milioni e da 18,2 milioni a 14,5 milioni, determinando un utile netto di 9,7 milioni che si confronta con quello di 12,4 milioni del 2023. Il profitto ordinario pari a 6,6 milioni (10,1 milioni l’anno prima) è stato interamente accantonato determinando così un patrimonio netto di quasi 23 milioni. Tornando ai numeri del gruppo la relazione sulla gestione spiega che la crescita dei ricavi è stata dovuta all’aumento del fatturato della controllata Vi.co.ok che opera appunto nella ristorazione delle mense aziendali. Al contrario circa l’anno in corso si segnala a proposito dell’andamento delle diverse linee di business e pur a fronte di una sostanziale stabilità del fatturato nei primi 4 mesi, come il settore del catering abbia segnato una contrazione di circa il 24% dei ricavi anche se “il management del gruppo rimane fiducioso nel ritenere che entro l’anno possa recuperare il terreno perduto”. Il gruppo, che ha aperto un nuovo punto retail a Roma e il nuovo DaV Cantalupa, ha aperto a Milano un caffè e un ristorante a suo marchio all’interno del nuovo spazio Louis Vuitton a Milano a Palazzo Taverna, e questo ha spinto l’indiscrezione circa l’interessamento del gruppo di Bernard Arnault. Secondo indiscrezioni, infatti, il dossier di un possibile investimento in Da Vittorio viene attualmente studiato da Lvmh e dai fondi Investindustrial e Three Hills,
