Agatos spegne le luci.

Capolinea per Agatos, holding già quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di biometano, fotovoltaici e per l’efficientamento energetico. Lo scorso 31 ottobre, infatti, Vincenza Agnese, giudice delegata del tribunale di Milano ha disposto la liquidazione della società nominando Gian Marco Fiorini quale curatore e convocando i creditori il 17 febbraio del 2026 per l’esame dello stato passivo. Il tribunale ha così accolto il ricorso per chiedere l’autoliquidazione presentato per conto dell’azienda presieduta da Carlo Bianco (da poco subentrato a Lin Xiaokei) e di cui Umberto Caprara è amministratore delegato dagli avvocati Vinceno Aglialoro e Federico Pergami. La crisi di Agatos, spiega il ricorso, è dovuta al lungo contenzioso giudiziale con Sorgenia per un debito di 3 milioni di euro e all’inadempimento da parte di Skyland Energy del versamento in conto capitale di Agatos di 2,9 milioni.L’azienda all’inizio di quest’anno aveva chiesto al tribunale la composizione negoziata della crisi per presentare un piano di concordato in continuità, anche per mantenere la quotazione del titolo, sospeso dalle contrattazioni dalla fine del 2023.  La procedura si è però conclusa negativamente nel luglio scorso. “Per tutto quanto sopra dedotto – dice il ricorso – la prosecuzione dell’attività aziendale non appare piò sostenibile” e “la liquidazione in proprio si presenta come l’unica soluzione possibile per tutelare il patrimonio di Agatos e il ceto creditorio, nonché per gestire in modo ordinato la cessazione definitiva delle attività aziendali”. A metà dello scorso ottobre l’attivo era di 2,8 milioni a fronte di un passivo di 3,2 milioni