Monge, riassetto in famiglia.
La famiglia Monge apre al passaggio alla terza generazione. A dieci anni di distanza dall’atto con cui il fondatore del grande gruppo di pet food, il 91enne Baldassarre Monge, trasferì mediante donazione il suo 59,6% della Monge & C. alle figlie Alessandra e Franca e al figlio Domenico, ferma restando la quota restante nelle mani della moglie Emma Borretto, ora la situazione cambia. Qualche settimana fa, infatti, a Milano davanti al notaio Andrea De Costa dello studio Marchetti si sono presentati la madre con i tre figli. I quattro erano portatori rispettivamente del 16,1% e dell’8,06% per ciascuno dei tre eredi che sono poi congiuntamente proprietari della citata quota donata loro dal padre. I quatto hanno così costituito la nuova Monge Holding, una società a responsabilità limitata con sede a Monasterolo di Savigliano (Cuneo), storica base legale e operativa del gruppo. La società, che consente quindi ai nipoti di Baldassarre (Veronica, Marco, Paolo, Cristiana, Giacomo e Jessica), di entrare a monte della operativa, ha l’oggetto tipico di holding, di assunzione e gestione di partecipazioni ed è governata da un consiglio d’amministrazione presieduto dalla Boretto e composto dai tre figli. Il capitale della newco è di 11,9 milioni di euro che è stato sottoscritto dai quattro soci ciascuno conferendo la rispettiva quota della Monge & C., e così strutturando il libro soci in modo identico in modo identico a quello della conferita. Il valore del conferimento del 100% di Monge & C. s’è basato su una perizia redatta dal commercialista torinese Pier Luigi Riccardi dove si ricorda che l’azienda nacque nel 1972 come società in accomandita semplice al 50% cadauno tra Baldassarre e il fratello Severino che nel 1988 cedette poi la quota alla consorte di Baldassarre e agli eredi. La perizia adottando il metodo misto patrimoniale-reddituale e prendendo come riferimenti il bilancio del 2023 di Monge & C. e la sua situazione patrimoniale al 30 settembre dell’anno seguente, è giunta ad un valore del 100% pari a 14,8 milioni, importo superiore a quello utilizzato nell’atto di conferimento. C’è da osservare che Monge & C. nel 2024 ha fatturato nel consolidato 512,2 milioni (in linea con l’anno prima) con un utile balzato a 73,2 milioni dai 48,7 milioni del 2023, presentando un patrimonio netto di 635 milioni, pari a 612 milioni nel bilancio ordinario. Patrimonio e redditività che lasciano immaginare una valutazione dell’intero gruppo ben superiore a quella cui è giunto l’esperto.
