Salgono gli asset di Marzotto.
Salgono ad oltre 150 milioni di euro gli attivi di Ga.Ma., la cassaforte di Gaetano Marzotto che fra l’altro detiene il 19,4% della Zignago Holding controllante la quotata Zignago Vetro. Qualche settimana fa, infatti, a Vicenza s’è riunita l’assemblea dei soci presieduta dallo stesso Marzotto per approvare il bilancio chiuso alla fine dello scorso giugno con un utile di 7 milioni di euro rispetto a quello di oltre 13 milioni del precedente esercizio. Il profitto è stato destinato interamente a riserva ma non è esclusa che venga poi erogato un dividendo come avvenne lo scorso anno quando i soci dopo l’approvazione del bilancio ricevettero una cedola di 2,9 milioni. Ga.Ma. di cui Marzotto è amministratore unico, lo vede proprietario diretto del 49% mentre il restante 51% è di proprietà congiunta delle figlie Lavinia e Matilde e del figlio Giacomo, ciascuno/a per la quota indivisa di un terzo. Il calo dell’utile è dovuto in primo luogo alle svalutazioni che anno su anno sono salite da 1,6 a 3,4 milioni. Le immobilizzazioni materiali sono salite a 747mila euro perché spendendo 708mila euro la società ha acquistato “una quota di minoranza di un aeromobile”. Le immobilizzazioni finanziarie sono lievitate anno su anno da 118,1 milioni a 138,6 milioni dove compaiono in carico a 11,8 milioni le controllate Envoy Venture (Usa), Ga.Ma. London, Garofano, Matilde e San Damiano che gestiscono gli immobili di proprietà rispettivamente a New York, Londra, Venezia e Milano cui lo scorso anno si sono aggiunte la nuova Ga.Ma. Forte che ha comprato due ville a Forte dei Marmi in carico per 9 milioni. Ci sono poi partecipazioni in altre imprese in carico a 45,4 milioni fra le quali la citata quota nella Zignago Holding (in carico a 24 milioni), diverse quote di club deal e private equity in carico a 4,5 milioni, titoli quotati per 5,6 milioni (di cui 2,7 milioni di valore di azioni della Zignago Vetro e 1,3 milioni di Tip), oltre a 7,3 milioni di obbligazioni. I proventi finanziari sono calati ano su anno da 17,1 milioni a 12 milioni rappresentati fra l’altro per 7,8 milioni dalla cedola erogata a valere sulla quota di Zignago Holding.
