Intesa, new look in Lussemburgo.
Sedici marzo 2015, ore 09.00, Lussemburgo, boulevard de Prince Henri 19-21. Quel giorno è convocata un’assemblea importante della Société Europeénne de Banque (Seb): è la banca che Intesa Sanpaolo controlla nel Granducato e che è stata protagonista di una brutta vicenda che tre anni fa ha visto indagato per concorso in riciclaggio il suo ex amministratore delegato Marco Bus a proposito di una truffa fiscale che avrebbe consentito alla famiglia piemontese Giacomini, operante nella rubinetteria, di nascondere all’erario italiano via Granducato oltre 200 milioni di euro. Il tutto quando chief executive di Intesa Sanpaolo era Corrado Passera, oggi leader politico di Italia Unica. Come se non bastasse a fine dello scorso dicembre il presidente di Seb s’è dovuto dimettere in tutta fretta: era Angelo Caloia, l’ex “banchiere del Papa”, per vent’anni presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, finito sotto inchiesta della magistratura vaticana per una storiaccia di traffico su immobili e accusato di peculato.
Così il nuovo ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, deve voltare pagina in Lussemburgo, E lo farà con l’imminente assemblea che proietterà alla presidenza della banca Paul Helminger: laureato alla Sorbona, studi a Stanford, è una figura di peso nella politica del Granducato perché è stato per vent’anni sindaco della città di Lussemburgo. Ma poi qualcosa deve cambiare nella governance di Seb. L’imminente riorganizzazione è spiegata in una nota interna intitolata “Rafforzamento ed evoluzione presidio Seb e Isp Benelux” redatta poche settimane fa da Gaetano Miccichè, direttore generale della Divisione Corporate e investment banking (Cib) di Intesa Sanpaolo. “Con il progetto – dice Miccichè – viene rivista la mission di Seb che assume il ruolo di banca responsabile delle attività e della clientela corporate e private banking in Lussemburgo e nell’area Benelux, con possibili futuri sviluppi nei paesi scandinavi”.
Più nel dettaglio “il progetto ha l’obiettivo di rafforzare il modello di business corporate banking & wealth management sulla piazza lussemburghese e in area Benelux attraverso: lo sviluppo della relazione con la clientela, attuale e prospettica, incrementando il livello di servizio e l’offerta di prodotti e un maggior coordinamento e sinergie con le altre unità di business di direzione, divisione e del gruppo”. La prima fase del progetto prevede che il modello organizzativo e operativo del dipartimento di corporate relationship coverage di Seb si uniformi a quello del network internazionale della divisione guidata da Miccichè. “Sulla base del modello definito – prosegue la nota – si è proceduto all’aggiornamento del funzionigramma di Seb al suo allineamento agli standard previsti per le società del gruppo prevedendo, tra le varie cose, l’identificazione del ruolo del relationship manager”. Si sta poi operando “per l’allineamento dei sistemi e dei processi al fine di consentire la piena integrazione commerciale di Seb all’interno della Divisione Cib”. Insomma l’istituto di Intesa in Lussemburgo non sarà più “una banca nella banca”, come fu nel “passato di Passera”.