Dolce & Gabbana sfilano in rosso.

Segnali di rallentamento nel business fashion della celebre griffe Dolce & Gabbana di proprietà dei due stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La loro cassaforte D&G, infatti, ha depositato il bilancio consolidato al 31 marzo scorso che evidenziano ricavi per oltre 1,1 miliardi in diminuzione del 14,5% sull’anno prima, scontando il parziale effetto pandemico sulla diminuzione delle vendite e una perdita di 106 milioni rispetto all’utile di 14,1 milioni al 31 marzo 2019. Peggiorano drasticamente anche i margini reddituali perché ebitda ed ebit diminuiscono rispettivamente anno su anno da 87,2 a -37,8 milioni e da 13,1 a -124,5 milioni. Al 31 marzo scorso i dipendenti delle società del gruppo erano 4mila 998 rispetto ai 5mila 134 dell’anno prima: nell’esercizio sono state effettuate mille 642 assunzioni a fronte di mille 778 uscite. I ricavi dall’attività retail, incluso il canale outlet e i 227 negozi a marchio, sono stati di 720,4 milioni in calo del 17% mentre la flessione del canale wholesale è stata dell’11% con vendite per 395 milioni oltre ai 70,2 milioni incassati dalle licenze. La perdita bilancistica è dovuta in parte al calo delle vendite ma soprattutto ai quasi 70 milioni di ammortamenti in prevalenza per intangibles e a 11,6 milioni di svalutazioni delle immobilizzazioni di alcuni negozi. La gestione reddituale del gruppo ha assorbito cassa per 85,6 milioni mentre la posizione finanziaria netta a credito anno su anno è diminuita da 283 ca 110 milioni.