Concordato L’Alco, cercasi acquirente.

Strada in salita per L’Alco Grandi Magazzini, controllato dalla famiglia Conter, uno dei principali gruppi della grande distribuzione lombarda che gestisce nella regione i marchi Despar, Eurospar, Interspar e Alta Sfera Cash & Carry e che possiede una ventina di punti vendita solo nel bresciano, occupando quasi mille addetti. Qualche giorno fa, infatti, il giudice di Brescia Gianluigi Canali ha ammesso l’azienda al concordato con riserva nominandone commissario Marco Vinti. L’Alco, che nel 2019 ha segnato un fatturato di 170 milioni di euro, una perdita di 10,4 milioni e debiti per 86 milioni, risultati tutti peggiori dell’esercizio precedente, nel ricorso presentato dall’avvocato Nicola Maragna spiega che la crisi è nata da “una progressiva diminuzione dei ricavi, accompagnata da un esponenziale incremento dell’indebitamento e delle perdite”. Il ricorso aggiunge che il mercato della grande distribuzione negli ultimi anni è stato caratterizzato da una saturazione che ha portato a una forte riduzione dei margini, mentre la riorganizzazione aziendale del gruppo che prima ha costituito due centri logisti chiusi nel 2017 e poi ha centralizzato gli acquisti in Alco Gm ha determinato “un ingente debito nei confronti dei fornitori”, proseguito con la vendita di asset non strategici e culminato nella pandemia. Alco Gm “ha ricevuto ad oggi delle manifestazioni d’interesse non vincolanti – precisa il ricorso – sia all’assunzione di affitto del ramo d’azienda, sia all’acquisto”; mentre “si rappresenta al sussistenza di trattative, anche in stato avanzato, con alcuni players di primaria importanza del settore della gdo”. Il piano concordatario prevede appunto la vendita del ramno d’azienda e vedrà Davide Felappi quale attestatore. Il presidente di L’Alco è Giuseppe Conter, figlio del capostipite Giacomo la cui storia imprenditoriale si inserisce tra le grandi famiglie della distribuzione lombarda come i Caprotti, i Panizza e i Franchini.