MyBest Group fallita.
Arriva al capolinea MyBest Group (Mbg), l’azienda multicanale nel settore delle utility e dell’e-commerce fondata nel 2003 da Daniele Viganò e Fabio Regolo che la controllano e che nel 2018 fu quotata all’Euronext Growth di Parigi (quotazione sospesa dal giugno dell’anno dopo) attraverso un private placement di circa 3,4 milioni di euro e dopo aver emesso due bond per complessivi 5 milioni di euro. Con una sentenza di 2 pagine, infatti, Caterina Giovannetti presidente della terza sezione civile dell’ufficio fallimentare del tribunale di Monza, accogliendo la richiesta della Procura ha dichiarato il fallimento della società, nominandone curatore Silvia Guelpa e convocando il 29 giugno prossimoi i creditori per l’esame dello stato passivo. Qualche giorno prima con un decreto di quattro pagine la stessa Giovannetti aveva dichiarato inammissibile la proposta di concordato avanzata dalla società, che era in stato di liquidazione.
Il no al concordato è stato motivato per “plurimi profili di inammissibilità” riguardo alla cessione di beni ai creditori, consistenti nella vendita dell’immobile di proprietà, ipotecato per 2,7 milioni di euro e stimato avere un valore di realizzo di 2,4 milioni “risultante da perizia di stima ritenuta inattendibile”. Il perito, infatti, ha presunto “la regolarità amministrativa, urbanistica, catastale e ambientale del complesso senza alcuna verifica effettiva” e inoltre il valore “non è stato neppure fatto oggetto di una ordinaria svalutazione forfettaria cauzionale”. Sull’immobile, invece, permangono “irregolarità catastali, edilizie, amministrative e ambientali” di vario genere. Il tribunale ha poi contestato a MyBest Group “l’assenza della necessaria relazione giurata” al piano concordatario, che presentata solo in seguito “ipotizza in modo del tutto congetturale che in sede fallimentare i beni sarebbero venduti ad un valore complessivo pari al 50% di quello inserito nel piano”.
Viganò e Regolo decisero la liquidazionedopo che il bilancio 2018 s’era chiuso con un patrimonio netto negativo per 3,3 milioni e dopo che la società di revisione Deloitte s’è dimessa dall’incarico. In seguito a fine 2019 la situazione patrimoniale aggiornata aveva evidenziato perdite portate a nuovo per 23 milioni e un patrimonio netto negativo per 2,1 milioni. I due soci soci di maggioranza avevano quindi deciso di non ricapitalizzare e così era stato nominato il liquidatore Enrico Aliberti, non prima però della cessione per 1,5 milioni del 70% della controllata MyBest Contact all’altro socio Paul Manfredi e da un saldo e stralcio raggiunto dalla controllata MyBest Direct esposta con Unicredit per 1,6 milioni.