Il mattone di Tornatore ai titoli di coda.
Si scioglie il mattone di Giuseppe Tornatore. Nei giorni scorsi, infatti, è stata cancellata dal registro delle imprese la Gierremme Immobiliare costituita a Roma nel 2004 come srl e recentemente trasformata in società semplice, di cui il regista è socio amministratore mentre l’altro socio è la compagna Roberta Pacetti. Lo scioglimento della Gierremme Immobiliare segue la liquidazione della Mangili 3 costituita nel 2006 e rilevata un anno dopo dal regista, che nella omonima strada romana disponeva di un patrimonio immobiliare di oltre 2 milioni di euro ma che nell’ultimo bilancio disponibile aveva incassato solo 90mila euro di affitti producendo un conto finale in perdita per oltre 16mila euro e con ciò costringendo Tornatore a rinunciare a parte degli 1,9 milioni di finanziamento soci per ripianare le perdite che avevano portato in negativo il patrimonio netto. Il regista, figlio di Peppino Tornatore noto sindacalista siciliano, negli anni scorsi liquidò anche la casa di produzione cinematografica Sciarlò di cui aveva il 15% mentre l’85% era del fratello Francesco, che oggi è nel business dei film con la Accia srl.