Rocca, meno capitale per Ternium Inv.

Nuovo abbattimento di capitale a distanza di pochi mesi per Ternium Investments (TI), uno dei bracci finanziari più importanti con cui opera la dinastia siderurgica italiana dei Rocca che nella catena di controllo parte dalla fondazione privata olandese Rocca & Partners Stichting e approda nel Granducato con la cassaforte San Faustin. Qualche giorno fa, infatti, davanti al notaio Matin Schaeffer la controllante quota Ternium ha deciso di riacquistare oltre 80 milioni di azioni di TI di categoria B al prezzo di 2 dollari cadauna per un ammontare complessivo di 160,1 milioni determinando così una riduzione del capitale a 3,76 miliardi, imputata alla cancellazione dei titoli al nominale (80 milioni), per 8 milioni a riserve e per i restanti 72 milioni al sovrapprezzo degli stessi titoli. A luglio scorso un’assemblea di TI aveva deciso una prima riduzione del capitale da 4,07 a 3,84 miliardi di euro mediante la cancellazione di 228 milioni di titoli di categoria B. La subholding, alla quale oltre dieci anni fa furono trasferiti asset consistenti per circa 9 miliardi dalla controllante Ternium, ha chiuso il bilancio 2020 con un utile di 18,6 milioni rispetto ai 260,7 milioni dell’anno prima e lo stato patrimoniale ancora risente di circa 530 milioni di perdite riportate a nuovo.