Marzotto, 35 milioni a JP Morgan e Pictet.

Il quarto bilancio dopo la scomparsa di Pietro Marzotto della cassaforte Intrapresa ora nelle mani dei suoi quattro eredi Umberto, Ita, Marina e Pietro Leone, si chiude con l’utile del 2021 quasi raddoppiato a 14,5 milioni di euro dai 7,3 milioni dell’anno prima. I Marzotto si sono distribuiti un dividendo saluto anno su anno da 2,5 a oltre 7,9 milioni attinto dalle riserve perché il profitto è andato tutto a ridurre parzialmente le perdite pregresse scese così a circa 20 milioni, successivamente azzerate sempre attingendo alle riserve. A inizio dello scorso anno i Marzotto hanno scelto due banche, quali Jp Morgan e Pictet, alle quali hanno trasferito consistenti risorse per la gestione pari rispettivamente a 19 e 16 milioni, “importi provenienti – spiega la relazione sulla gestione – dai disinvestimenti effettuati con il gestore Banca Patrimoni Sella”, le cui partecipazioni peraltro erano state svalutate per 7,5 milioni nel 2020. Le risorse “sono state investite – prosegue la relazione – in partecipazioni estere e in fondi, con particolare attenzione verso il mercato Usa, diversificando gli investimenti in vari settori merceologici e in un consistente numero di società quotate”. Intrapresa conta su un patrimonio netto di oltre 75 milioni e un attivo di 83,1 milioni costituito per 67,4 milioni da partecipazioni finanziarie immobilizzate, non immobilizzate per 8,1 milioni e 5,1 milioni di liquidità