Egc si difende da Intesa col concordato.

Energy Green City (Egc), già Roma Gas & Power, importante gruppo romano specializzato nella distribuzione di elettricità e gas nei mercati private e corporate attraverso una rete di più di 100 mila punti forniti, cerca di evitare il crac a fronte di un’istanza di fallimento presentata al tribunale capitolino da Intesa Sanpaolo creditrice per 10,5 milioni di euro. Qualche giorno fa infatti, il giudice dello stesso tribunale Francesca Vitale ha nominato Matteo Briasco commissario della società, ammessa al concordato con riserva. Il giudice ha così accolto il ricorso presentato dagli avvocati Umberto Santosuosso e Francesco Marotti per conto dell’azienda controllata da Maurizio Argirò. Nel ricorso si spiega che Egc, nata nel 2005, è diventata in questi anni uno dei player più competitivi del settore: nel 2020 ha segnato ricavi lordi per circa 190 milioni di euro con un bilancio appesantito però da 183 milioni di debiti e quasi 50 milioni di perdite pregresse. Nel 2018 la società aveva emesso due minibond, uno da 2,7 milioni e l’altro da 2,3 milioni, entrambi in scadenza a dicembre 2023, che pagano, rispettivamente, una cedola del 5,01% e del 5,5%. Il ricorso dice che la crisi dell’azienda è dovuta a “una costante e immotivata contrazione del credito che l’ha costretta a un notevole ridimensionamento del business”. Insomma, Egc “presa in una morsa a tenaglia che non ha altra spiegazione se non quella di volerne causare la estromissione dal sistema”, è stata costretta a chiedere la procedura. La società è controllata al 76% da Roma Invest Holding srl (che fa capo a Argirò e alla moglie Rosalba Luzitelli), per il 20% a Metano Nord spa (che fa capo alla famiglia Barzaghi) e per il 4% a Energia Capitale srl(di Nicola Ferretti e Chiara Centonze).