Merloni, patrimonio a 135 milioni.

Migliora sensibilmente l’utile di Fineldo, la cassaforte della famiglia marchigiana Merloni. Qualche settimana fa, infatti a Fabriano s’è riunita l’assemblea dei soci guidata dal presidente Franca Maria Carloni (vedova di Vittorio Merloni) che ha approvato il bilancio 2021 chiuso con un utile di oltre 3,1 milioni di euro rispetto al profitto di soli 101mila euro del precedente esercizio e che destinato interamente a riserva ha fatto salire il patrimonio netto a quasi 135 milioni. Fineldo ha un attivo di 148,3 milioni rappresentato da 9 milioni di liquidità, 9,3 milioni di crediti, immobili per 10,5 milioni, partecipazioni per 34,3 milioni e asset non immobilizzati per 71,1 milioni. La principale controllata è Mpe, subholding che opera nelle rinnovabili e ha un patrimonio netto di 25 milioni, figurano poi Nautica Cala Galera che opera nella nautica da diporto e la Immobiliare Fineldo che nel 2021 ha perso 574mila euro perché il palazzo di sua proprietà è rimasto sfitto e verso la quale Fineldo ha rinunciato a un finanziamento di 600mila euro, per coprire così il passivo. Tra gli asset immobilizzati compaiono oltre 2 milioni di titoli Mediobanca rimasti invariati in carico a 15,4 milioni, circa 134mila titoli Unicredit, azioni Gas Plus e Enertronica e Fine Foods and Farmaceuticals, queste ultime in carico per 2 milioni. Il “giardinetto” di titoli quotati ha consentito a Fineldo di incassare dividendi per quasi 1,5 milioni ai quali si sono aggiunti cedole e plusvalenze dalle gestioni patrimoniali in essere per 350mila euro a valere sugli asset affidati a gestori terzi saliti a circa 77 milioni dopo i 2,3 milioni conferiti lo scorso anno a Pictet. Qualche settimana fa la vedova di Vittorio Merloni ha donato l’intero capitale di Fineldo in nuda proprietà ripartito al 33,33% cadauno fra i tre figli (Aristide, Antonella e Maria Paola) passando loro anche i diritti di voto e riservandosi il solo diritto di usufrutto.